Villa Pamphilii, inaccettabile esposizione mediatica e responsabilità dell’Amministrazione della P.S.

Pubblicato il 20/06/2025

Roma, 20 giugno 2025

AL SIGNOR CAPO DELLA POLIZIA
Direttore Generale della Pubblica Sicurezza
Prefetto Vittorio Pisani

OGGETTOInaccettabile esposizione mediatica e responsabilità dell’Amministrazione della P.S..

Egregio Signor Capo della Polizia,

con profonda amarezza e indignazione, siamo costretti a manifestarLe il nostro totale disappunto per l’atteggiamento assunto dal Dipartimento da Lei diretto in merito ai fatti avvenuti a Villa Pamphili. È del tutto evidente la volontà, tanto sconcertante quanto inaccettabile, di esporre al pubblico ludibrio i colleghi intervenuti in alcune occasioni nell’identificazione del presunto autore degli esecrabili crimini della verosimile moglie e la piccola figlia.

Apprendere dai giornali dell’apertura di un’inchiesta a carico di dieci giovani agenti, senza che alcuna comunicazione formale, né informale, fosse stata loro preventivamente fatta, costituisce una violazione non solo delle più elementari garanzie, ma anche e soprattutto del rispetto umano e professionale che ogni appartenente alla Polizia di Stato meriterebbe.

I toni utilizzati e la superficialità della comunicazione istituzionale, prontamente rimbalzata sugli organi di stampa, equivalgono di fatto a una condanna anticipata. Così facendo, si è data legittimità a una vera e propria gogna mediatica, mettendo a repentaglio l’integrità e la dignità professionale di colleghi giovanissimi, ora esposti al giudizio sommario dell’opinione pubblica.

La “ringraziamo” – con l’amara ironia che la circostanza impone – per una presa di posizione tanto affrettata quanto gravemente lesiva della credibilità e della coesione interna dell’Istituzione, nonché della serenità operativa di chi ogni giorno affronta, con abnegazione e in condizioni sempre più difficili, l’ordine e la sicurezza pubblica sul territorio.

Non è la prima volta che assistiamo a simili dinamiche: già in occasione dei fatti di Pisa del febbraio dello scorso anno si è manifestata la stessa sconcertante leggerezza nella gestione comunicativa e disciplinare. Ancora una volta è mancata quella prudenza e quella riservatezza che ci si aspetterebbe da chi ricopre incarichi di vertice.

Ci stupisce, inoltre, il totale silenzio sulle possibili responsabilità della catena di comando, sulle disposizioni operative stringenti imposte agli equipaggi delle Volanti, chiamati a chiudere rapidamente ogni intervento a causa di carichi di lavoro ingestibili. Nessuna parola, ancora una volta, sull’inadeguata formazione fornita dal Dipartimento a giovani agenti chiamati ad affrontare contesti complessi e ad alto rischio interpretativo.

La distanza – ormai siderale – tra chi opera quotidianamente sul territorio e chi decide dai palazzi romani è divenuta insostenibile.

Noi, a differenza Sua, continueremo a stare fermamente al fianco di questi colleghi, garantendo loro ogni forma di tutela, sostegno legale e umano, affinché venga fatta piena luce e siano accertate, semmai ve ne fossero, le reali responsabilità.

Distinti saluti.

Il Segretario Generale del COISP
Domenico Pianese

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