Roma, 08 aprile 2025
AL SIGNOR CAPO DELLA POLIZIA
DIRETTORE GENERALE DELLA P.S.
Prefetto Vittorio Pisani
OGGETTO: Quando la parzialità amministrativa diventa arbitrio. Conferimento di riconoscimenti premiali.
Gent.mo Signor Capo della Polizia,
lo scorso 28 marzo si è riunito il Consiglio per le Ricompense per meriti straordinari e speciali, convocato, in via eccezionale, per discutere esclusivamente 5 proposte premiali che, se approvate, avrebbero dovuto essere attribuite pubblicamente al personale durante la celebrazione dell’imminente Festa della Polizia.
Quando ciò accade riguarda solitamente l’esame di proposte premiali che afferiscono alle posizioni di colleghi gravemente feriti, o ahinoi deceduti, durante l’espletamento della propria funzione istituzionale di appartenenti alla Polizia di Stato, oppure ad operazioni di Polizia Giudiziaria, Amministrativa e/o di Sicurezza di eccezionale rilevanza, che si sono concluse in prossimità della citata ricorrenza e che hanno avuto enorme risalto nazionale. È inusuale, quindi, che ciò si verifichi per evenienze che esulino dalla caratura dei criminali assicurati alla giustizia, o dall’acume investigativo, dal coraggio profuso, dal pericolo di vita corso dagli uomini e dalle donne della Polizia di Stato.
Pur tuttavia, la riunione di cui sopra ha riguardato esclusivamente talune proposte di promozione per merito straordinario ed encomi solenni nei confronti di coordinatori e componenti di staff tecnici di varie discipline delle Fiamme Oro, in relazione al quadriennio olimpico (triennio, 2022-2024, a causa del posticipo della precedente manifestazione per la pandemia da Covid 19, conclusosi con i XXXIII Giochi olimpici estivi e i Giochi paralimpici estivi tenutisi a Parigi nei mesi di luglio, agosto e settembre
2024). Chiaramente la formalizzazione di dette proposte poteva essere fatta prima, come anche la loro valutazione, anziché arrivare a necessitare di una riunione straordinaria del Consiglio per le Ricompense.
Nonostante – lo chiariamo – va ai tecnici, agli allenatori, ai coordinatori e agli atleti dei nostri Gruppi Sportivi il nostro ringraziamento ed apprezzamento per il lavoro svolto, non possiamo però sottolineare come nella predetta riunione siano stati ignorati quei tanti colleghi che, in servizio presso le Questure, le Specialità Stradale e Ferroviaria, i Reparti Mobili, le Squadre Mobili, le Digos, i Commissariati, le Zone di Polizia di Frontiera ed in ogni articolazione della Polizia di Stato, hanno rischiato la propria vita, subendo aggressioni ed elevando l’immagine della Polizia con risultati straordinari nel quotidiano impegno in attività di contrasto alla criminalità comune e organizzata o di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica.
Ora, fatta tale premessa, che di certo porterà la S.V. stessa a ritenere che un torto è stato fatto a tanti colleghi, ciò che maggiormente risalta è il conferimento, nel corso della menzionata riunione straordinaria del Consiglio per le Ricompense per meriti straordinari e speciali, di un encomio solenne ad un Primo Dirigente che ricopre attualmente l’incarico di Direttore dell’Ufficio per i Gruppi Sportivi della Polizia di Stato; un dirigente che è sostanzialmente nella medesima articolazione delle Fiamme Oro da ben 16 anni e rispetto alla quale Le abbiamo evidenziato, nei mesi scorsi, alcuni evidenti conflitti d’interesse che sono stati rilevati dall’Autorità Nazionale Anticorruzione, la quale nel caso specifico ha raccomandato al Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza presso il Ministero dell’Interno l’adozione dei presidi previsti dalla normativa vigente già dal dicembre dello scorso anno.
Ora appare del tutto singolare che in una anomala gestione si decida di procedere in fretta e furia al conferimento addirittura di un encomio solenne ad un dirigente le cui attività appaiono, alla luce del deliberato dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, degne di un sollecito intervento del già menzionato R.P.C.T. per ripristinare il rispetto della normativa vigente in merito all’opportunità di prevenire ed eliminare eventuali conflitti di interesse.
Ma non è solo questo modo opaco e singolare di gestire la pubblica amministrazione a richiedere il nostro intervento, infatti, ancor più grave a nostro modo di vedere e che questo importante riconoscimento sia stato attribuito “(…) Nell’ambito delle attività di direzione, gestione e coordinamento svolte nell’ambito delle competenze del proprio Ufficio (…)”, che lo stesso Dipartimento della P.S. ha disciplinato come non meritevoli di riconoscimenti premiali – a maggior ragione se straordinari -.
Infatti, nella circolare del Dipartimento della P.S. del 14/04/2008 è stato disciplinato che “(…) l’apporto al buon esito delle indagini si limita, in molte circostanze, alla definizione delle strategie operative, al coordinamento del personale operante, alla predisposizione dell’informativa di reato, alla gestione dei rapporti con l’A.G. ecc.”. seguendo poi nella specificazione che “A tal proposito, si ritiene che dette attività rientrino nel doveroso espletamento dei compiti istituzionali propri della qualifica di appartenenza e dell’incarico ricoperto”.
Ora ci chiediamo e Le chiediamo cosa dobbiamo rispondere alle centinaia di Dirigenti ed Appartenenti a tutti i ruoli della Polizia di Stato che in questi anni si sono visti rigettare le proposte premiali per attività in cui hanno rischiato la propria vita, hanno dovuto rispondere direttamente delle loro azioni all’Autorità Giudiziaria, sono stati responsabili della gestione di rilevanti servizi di Ordine Pubblico o di Specialità e si sono visti rispondere dal Dipartimento della P.S. che tali attività rientrano nelle funzioni connaturate al ruolo dirigenziale?
Il riconoscimento al menzionato, ottenuto a maggioranza, con il disaccordo del componente del Consiglio per le Ricompense appartenente a questo Sindacato, costituisce uno schiaffo a tutti i Poliziotti.
Insomma, gli è stato conferito un encomio solenne per aver adempiuto ai suoi obblighi di Direttore dell’Ufficio per i Gruppi Sportivi della Polizia di Stato, …. per aver gestito, diretto e coordinato, per aver adempiuto al doveroso espletamento dei compiti istituzionali propri della qualifica di appartenenza e dell’incarico ricoperto.
Migliaia di altri funzionari di Polizia meritano allora lo stesso riconoscimento, che, tuttavia, non viene loro conferito, nonostante siano preposti ad attività complesse, dirigano e sovrintendano a servizi di ordine pubblico di particolare rilevanza e rischio, siano impegnati in attività a contrasto della criminalità organizzata, ecc. ecc. …. È lecito chiedersi, quindi, per quale motivazione per costoro svolgere quotidianamente i compiti connaturati al loro incarico non debba essere sufficiente per venire premiati. Forse perché – proprio come il dirigente di cui sopra – fanno semplicemente il loro dovere.
Il 28 marzo si è dato uno schiaffo a tanti Colleghi e proprio per rispetto alle migliaia di Poliziotti cui è dovuta trasparenza e correttezza nella gestione amministrativa, il prossimo 10 aprile a Piazza del Popolo durante la cerimonia per l’anniversario della fondazione della Polizia di Stato quando sarà conferito il predetto premio al citato funzionario, certi di interpretare il pensiero di molti, non applaudiremo.
Questa strada che si sta percorrendo non è di certo quella giusta per rinvigorire le spinte
motivazionali dei Poliziotti.
Cordiali Saluti.
Il Segretario Generale
Domenico Pianese